Il progetto del camerino del primo attore è per noi la seconda occasione di riflessone sul tema del teatro, del mondo degli artisti e del camerino.
Questo luogo, ricavato a lato palco vista la distanza degli altri camerini dallo spettacolo, si trova in ambienti originariamente destinati a spogliatoio e locale pulizie, ma fortunatamente la sua generosa dimensione e altezza lo rendono perfetto per il suo uso.
In fondo non esistono “luoghi perfetti” e “luoghi sbagliati”, tantomeno progetti facili o difficili.
Il progetto del Primo Camerino nasce dall’ascolto e dal confronto con i suoi futuri utilizzatori con i quali abbiamo avuto il privilegio di parlare in questi mesi.
Il programma era molto chiaro: uno spazio nel quale truccarsi ma che fosse accogliente visto il lungo periodo di utilizzo da parte dell’artista, un bagno completo, uno spazio soggiorno dove si potessero rilasciare interviste, separato dalla zona del trucco, una piccola cucina, armadi per riporre gli abiti di scena.
Il progetto si basa su elementi che tendono a rafforzare l’identità di uno spazio a pianta semicircolare. Questa forma di per sé accogliente viene di continuo negata e riconfermata: un tappeto disegnato ad hoc e tessuto in lana ne definisce lo spazio a terra con un colore verde petrolio e motivi circolari del medesimo colore, un grande lampadario rotondo di ottone a led ne sottolinea le linee morbide confermandone la centralità.
Tutte le superfici sono rivestite di resina, così come i bagni; la scelta del colore ha spaziato dalla gamma dei verdi fino all’arancio per le pareti.
L’ingresso al Primo Camerino avviene attraverso una porta ad imbuto che introduce i nuovi ambienti con colori accesi, sulla parete di sinistra trova posto una bacheca per ospitare la locandina dello spettacolo in corso. Una volta entrati, un piccolo atrio triangolare dove viene posizionato un vaso in vetro soffiato di Murano distribuisce i due ambienti principali.
Due porte scorrevoli di grande dimensione possono separare ma anche connettere lo spazio, aprendolo così sulla boiserie in legno chiaro che fa da quinta e lo separa dalla circolazione del teatro.
I due ambienti principali si distinguono per il tipo di sedute: lo spazio del trucco direttamente collegato al bagno ha un grande sommier in velluto verde petrolio, il secondo ambiente dove è stata ricavata una piccola buvette si caratterizza per una panca imbottita appoggiata alla parete semicircolare, quasi un coro che possa accogliere i momenti pubblici dell’artista.
Il bagno semplice e funzionale nasconde sotto il rivestimento in resina colorata la sua anima tecnologica, che grazie ad un sistema di elementi prefabbricati rende agevoli le ispezioni e le manutenzioni nel futuro.