Nel progettare abbiamo immaginato gli artisti, abituati a mostrarsi davanti a migliaia di persone, che nel camerino, un palcoscenico privo di ogni finzione, si possono permettere ogni cosa, provare e sbagliare,
ridere e piangere, anticipare o meno la scena avendo come solo testimone la propria immagine riflessa nello specchio. Abbiamo perciò progettato un luogo intimo e silenzioso, fatto di materiali domestici e accoglienti.
Il camerino ha una forma semplice e perfetta come solo un cerchio può essere, ma che si deforma grazie ad angoli, nicchie colorate dove trovano spazio lo specchio e le luci per il trucco oltre a stipetti segreti nei quali riporre gli oggetti di scena.
Immaginiamo gli artisti vivere in questi spazi la realtà sognante di un “Diorama”, un paesaggio in miniatura, nel quale ognuno possa sentirsi accolto, protetto e accudito dalla propria intimità.